A volte i consigli migliori, soprattutto quelli per organizzare un matrimonio, sono brevi, chiari e veloci. Anzi, velocissimi! Non immaginate quanti futuri sposi che mi vengono a trovare a Teramo inizino a parlare subito di temi e allestimenti, quando non hanno chiari nemmeno questi argomenti basilari!
Per qusto ho raccolto le mini pillole sul Matrimonio che ho postato sulla mia pagina facebook e sul mio profilo Instagram qui, tutte insieme, per vostra comodità. La aggiornerò sempre con nuovi contenuti, ma quello di cui avete bisogno potrebbe essere già qui! Date un’occhiata e fatemi sapere come ha cambiato il vostro Matrimonio, o scrivetemi se avete bisogno di consigli e soluzioni più pratiche, sarò sempre a vostra disposizione!
Buona lettura,
Giordana de Petris, Wedding Planner di On Stage concept store.
La BOTTONIERA, dove va? Le vedo posizionate ovunque, con un notevole impegno di fantasia, ahimè. Ma la regola prevede che vada sul bavero sinistro, quattro dita sotto la clavicola, con l’inclinazione della mezzeria del revers.
Il BOUQUET da sposa: maneggiare con cautela! E’ l’ornamento per eccellenza, dunque andrà portato con disinvoltura e grazia. La giusta posizione è all’altezza della vita, con gli avambracci della sposa che toccano sui fianchi. Viene tenuto in mano per pochissimo tempo: durantel’ingresso nella chiesa (una volta entrata, la sposa, dovrà poggiarlo o consegnarlo alla testimone), all’uscita e per le foto di rito. In tutte le altre circostanze dovrà essere assolutamente posato.
Secondo la tradizione, la sposa dovrà assolutamente indossare queste 5 COSE: qualcosa di NUOVO, qualcosa di PRESTATO, qualcosa di VECCHIO, qualcosa di REGALATO e qualcosa di BLU. Voi come andrete a comporre il vostro quintetto?
Le regole per un perfetto ingresso: il corteo TRADIZIONALE.
Le regole per un perfetto ingresso: il corteo SOLENNE (o molto formale).
Lo sposo attende la sposa sul sagrato insieme ai parenti più stretti portando con sè il bouquet nuziale. All’arrivo della sposa, le tende la mano, la aiuta ad uscire dall’auto ed infine le dona il bouquet. Poi si entrerà in chiesa secondo questo ordine:
Le PARTECIPAZIONI: il galateo impone che siano scritte in grigio o in nero. Oggigiorno però si tende a personalizzare al massimo la partecipazione che diventa un vero e proprio “biglietto da visita” del proprio matrimonio. Dalla partecipazione possiamo capire se si tratterà di una cerimonia formale o informale, se sarà previsto un dress code particolare ecc ecc. Su una cosa però non si transige! I nomi e gli indirizzi sulla busta vanno RIGOROSAMENTE scritti a mano.
Le partecipazioni, partecipano. Gli inviti, invitano. Ero proprio agli inizi dei miei studi per diventare Wedding Planner quando mi sono imbattuta in questa frase trovata su un blog (blog di cui non ricordo assolutamente il nome, chiedo perdono al mio ispiratore/ispiratrice!). L’ho fatta mia e la uso per far capire perfettamente la distinzione tra i due fantomatici biglietti che troviamo nella busta. Ricordate sempre di far stampare un numero di partecipazioni più alto rispetto agli inviti. La partecipazione vale come annuncio di matrimonio (no, non significa “vorrei un regalo”) ed è buona educazione mandarne a persone che si conoscono da molto tempo ma con le quali non si ha confidenza al punto da invitarle al banchetto. Sicuramente costoro, saputo del matrimonio, avranno il piacere di partecipare con un presente. Dunque non è meglio comunicarlo personalmente piuttosto che farlo sapere tramite altri?
Durante il corteo d’ingresso o d’uscita, la sposa camminerà alla destra del padre o alla sinistra?
Diciamo che come regola base, gli uomini danno il braccio sinistro (ad eccezione dei militari, che alla sinistra indossano il fioretto. Solitamente se un genitore o lo sposo è un militare, l’altro farà lo stesso porgendo a sua volta il braccio destro). Questa tradizione affonda le sue radici all’epoca dei cavalieri che, solitamente, collocavano le dame a sinistra per proteggerle, in modo che la mano destra (che teneva la spada) fosse libera in caso di attacco
Gioielli si, gioielli no? Il galateo parla chiaro: la sposa non indosserà alcun gioiello ad eccezione della fede nuziale. Ovviamente anche questa regola è stata un po’ aggirata. Quindi chiudiamo un occhio e diciamo SI ad orecchini molto molto sobri. Evitiamo collane, bracciali ed anelli. Ma, se proprio non si resiste, possiamo chiudere un secondo occhio sull’anello di fidanzamento…purchè, per quel giorno, venga spostato a destra.
Parliamo dell’ABITO PER LO SPOSO: il tight. Si tratta di un abito che andrebbe indossato esclusivamente per cerimonie formali, dal mattino fino alle 18. A completare il look dello sposo ci saranno: cilindro e guanti. Ma, ATTENZIONE: vanno rigorosamente tenuti in mano. Non indossati! Se lo sposo deciderà di indossare il tight allora dovranno indossarlo anche i padri, i fratelli degli sposi ed i testimoni.
S.O.S. Sposa! Per il grande giorno sarebbe cosa utile preparare una pochette con una serie di cose “indispensabili” per poter mettere riparo a piccoli imprevisti. Non vi viene in mente nulla? eccovi alcune idee: cipria (per ritocchi al trucco), rossetto, fazzolettini, caramelle (per eventuali cali di zuccheri durante la cerimonia, soprattutto se fa molto caldo), acqua profumata, antidolorifici, cerottini salvapiedi, spilla da balia…e tutto ciò che vi possa far comodo.
SPOSE, MI RACCOMANDO. Niente ciabatte, infradito, ecc ecc. Per carità! Rischiate che io mi materializzi al vostro fianco per strapparvele via. Ovviamente si scherza! Per scatenarvi nelle danze scegliete delle comode ballerine intonate con il vostro look o, perchè no? delle sneaker da sposa!
LO SAPEVATE CHE la tradizione popolare dice che la sposa, il giorno del matrimonio non dovrebbe guardarsi allo specchio. Può farlo togliendosi un accessorio o una scarpa.
E poi, SAPEVATE CHE la fede nuziale pesa tra i 3 ed i 16gr e viene chiamata in vari modi: la CLASSICA (tonda e smussata), la FRANCESINA (sottile e leggermente bombata), la MANTOVANA (più alta e più piatta e, di solito, pesa di più), la ETRUSCA (piatta e decorata da scritte beneauguranti), la SARDA (decorata come un pizzo chiacchierino), la UNICA (ha un diamante incastonato), la OSSOLANA (proviene dalla Valle Ossola, è l’espressione più alta dell’antica tradizione orafa della zona. Riporta 4 significativi simboli: la stella alpina che raffigura la purezza, il grano saraceno la prosperità, i nastri intrecciati la perpetuità dell’unione ed infine le mezze sfere, augurio di prolificità).
Una Wedding Planner fanatica dei Tableau, in abile equilibrio tra confetti e caffè.
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